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GIORNATA 1.032





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QUI SOPRA:
"Où vas-tu sans (TON) parapluie?!"
"MA dove vai, senza ombrello??"
ON disait ça ("nella mia giovinezza...") par habitude, jeu
aut moquerie, envers (versus) les CONS, dans une (OÛNE)
journée de faux soleil...
E COSI' SIA.
¤¤¤VERSO UN'INTERNAZIONALIZZAZIONE SADDAMITA?
Sodoma&BASSORA?
¤¤¤Abbiamo forse IL NUOVO Che Guevara per i bambini isterici?
FAUT VOIR (...la télé...):
Un garçon de 10 ans s'est pendu accidentellement aus E.U., le soir
du nouvel an, en voulant imiter la pendaison de Saddam Hussein
après avoir vu un reportage sur la mort de l'ex-président irakien.
Au Pakistan, un garçon de 9 ans s'était déjà suicidé pour avoir
tenté de jouer à imiter "la mort de Saddam" après avoir vu la
vidéo de l'exécution à la élévision (AFP).
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QUI SOTTO:-Ruzâ
La RUZÂ è un vaccinostyle, uno sgarzino, nelle sue zampe almeno,
artigli che lei usa come doppio bisturi per aprire il cervello
delle bestiozze che incontra e riesce ad ipnotizzare, solo per
vedere che cosa hanno in testa, perché "non si sa mai e occorre
restare vigilanti, lucidi e diffidenti". Poi rimette le menti
a posto (le rimette IN POSTO) senza troppi spargimenti di
sangue e ricuce il taglio magistralmente, col suo becco ad ago,
MA senza usare il filo.
E' molto astuta e TUTTI LA EVITANO...
¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤VOIR aussi: LA MENAGERIE IMPOSSIBLE:
MAX CAPA 14/libri disegnati
www.bloggers.it/ldm
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CRONACHE DI GIUSSANA.
Pomeriggio e sera con i pesci per aria.
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(3)*** le vespe contro il marcio ***
La Fiat 1400 con cui il figliolo era partito
a cercare i pallini stava
stabilizzata in bilico sulla sponda d'un fosso,
per ventura poco profondo,
una fossalina piuttosto. I genitori,
da una finestra al primo piano,
potevano vederla su una curva della stradina
sterrata che menava alla
casa. Erano saliti per osservare i danni della bufera dentro
i campi e sugli alberi, la grandine oramai quasi scomparsa,
sciolta dalla pioggia, e avevano
scoperto la grossa macchina nera scivolata fuori strada.
Il ragazzone -con un cappellaccio scuro a larga tesa, da
spaventapasseri,e una maglietta a
righe- ora usciva sotto gli scrosci ancora
abbondanti per studiare il da
farsi, ora si risistemava sul sedile, al riparo,
con la portiera semiaperta, non senza aver alzato un pugno
minaccioso verso il cielo, magari imprecando.
Non capivano bene se la cosa fosse grave o una vaga inezia,
data la relativa,lontananza e la visibilità incerta.
Edoardo Bruni si pose il binocolo
davanti gli occhi, lo studente «padovano» che aveva messo
al mondo -certo con l'indispensabile collaborazione di «Martino»-
era in tutta evidenza sano e salvo. Ridacchio', guardandolo.
Ma gli restava l'inquietudine per la macchina, temeva che il suo
abituale mezzo di locomozione fosse magari compromesso,
forse una balestra spezzata o il differenziale malamente scassato,
o un giunto, o l'albero di trasmissione, oppure una frattura
nella sincronia delle marce. Chissà...
E già si compassionava vedendosi, per alcuni giorni,
a partire dal lunedi', correre dai pazienti sul motorino
della figlia Andrilla, con la valigetta nera
legata sul portabagagli.(...)
*** SEGUE in completo in MAX CAPA 12: TESTI
www.maxcapa.blog.kataweb.it (v. LINKS)
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