Blogia
wwwmax-capa

zornade 1.224

giornata 1.224 - Le 04-07-2007 à 09:02
 

FAVOLE GROTTESCHE





¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤
FAVOLE GROTTESCHE
Congiunzione Carnale.
***(parte prima)
C'era una volta un re. ("Non è proprio cosi' che si dovrebbe
iniziare UNA favola?")
MA quel re non aveva Reame, né Castello, né Sudditi, né Cavallo
Bianco dalla sella di fine legno intagliato ben rivestita di
cuoi e corame alessandrino di Costantinopoli, e neppure una
REGINA di razza vergine mai sodomizzata, un Ciambellano, un
Maestro d'Armi vecchio e sdentato, un Esercito o Banda Armata
Organizzata (B.A.O., brigata rossa), MA proprio niente e niuna
di tutte le belle cose che fanno d'un re un RE.
("MA allora!, che re era questo senza niente da RE!?" direste
voi, se SOLO ve lo permettessi...)
IL RE possedeva, tuttavia, in proprio, uno scettro di ghisa
e una corona -che si metteva sul capo- dipinta di oro pittorico
e vi mancavano i diamanti ed altre gemme preziose tradizionali
ed era solo malamente cesellata, un coso fittizio ma
fortemente simbolico, in attesa di meglio, INSOMMA...
POICHE', QUEL CHE CONTA SONO LE BUONE INTENZIONI...
¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤


Egli era voglioso, in più, di costituire la sua regale
potenza PER TAPPE e con metodo, all'americana, su un territorio
di sudditanza, CON PATERNALISTICA BONOMIA, copiando I MEDICI.
Pur non disponendo di spada, né di Toledo né fiorentina, né
lanzichenecca né tatara o ossete-siberiana, (MA solo un
coltellino multilama, una "curtissa", svizzero) egli s'era
fabbricato uno scudo, usando una lastra di metallo incerto
trovata per strada e lo aveva malamente lavorato ma ben
cesellato sui bordi e con una croce nera-sangue a bordo rosso
IN MEZZO -a indicare la centralità dell'ESSERE platonico/
husserliano- "LA COSA IN SE'" che scasso' le reni a KANT-
ed aveva con sé l'ippopotamo SANCIO (Sanchez?, dipende dagli
storici), il quale serviva al suo diporto, tale un cavallo elefante,
IL suo primo servitore d'importanza -quantunque malato di fegato,
salace ed un pochino indisponente, di tanto in tanto, a giorni
alterni ma non sempre.
Col suo scudiero fedele ed ironico, il nostro re andava di
terra in terra, in giro, quietamente e non nervoso, per valli e
monti, alla ricerca del SUO reame. Camminando e camminando
Sancio talvolta, tra un pasto magro
e un magro pasto E UN DIGIUNO, trovava che mancasse loro:
"... almeno un cavallo o due asine per poterci spostare
in un modo razionale, degno di noi e corretto", e il re
trovava lui che: "Con la borsa vuota, pure per il nostro
sobrio mangiare, La Nostra Maestà deve contare, (anzi, VI
è costretta!), sulla pubblica solidarietà ed amicizia,
nonché al cristiano gusto comunista verso i RE, IN QUESTI
tempi smodatamente egoisti." (...) SEGUE:

http://libri-disegnati.splinder.com/

http://libri-disegnati.splinder.com/tag/cong-carn-1

¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤


0 comentarios