693 archives JANVIER 2006





¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤ (NOTA janvier 2007:bozza del CARTOON GIORNATA 1.044: "Allora, quanti voti abbiamo avuto dopo la G.1.041?" "Ma neanche uno!" "BENE, è sempre meglio di niente..." "Dis donc, combien de voix nous sont tombées en poche?" "PAS UNE SEULE!" "Ah, c'est toujours mieux QUE RIEN..." ¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤ POLLI COLTIVATI SOTTO VUOTO SPINTO. Parigi è un posto "étalon" per il cinema (U.S.A....), con le sue "innumerevoli" sale (che diventano di meno in meno numerose), e il suo pubblico speciale. Laggiù lo sanno, da esperti della riuscita, che se un film "marche à Paris" funziona bene poi da per tutto in Europa (da Barcellona a Mosca, da Timisoara a Cardiff, da Orte a Tallin...). Allora la star e le guest stars sbarcano a Parigi (senza lancio notturno in Normandia...) per scatenarsi nelle azioni promozionali: interviste su interviste, tutte quasi le stesse, confezionate, studiate e formattate dai press agent e attachés de presse. Normale baldraccheria. Quel che mi snerva in queste immonde cagate è l'ipocrisia dell'incenso, il leccaculismo vezzoso ed annoiato. La star "direbbe" (troppo e con monotona ripetitività per essere credibile) QUANTO ama Parigi, QUANTO Parigi è meravigliosa, QUANTO vorrebbe abitare a Parigi. ETC. E giù merda dolciastra. E giù incenso ipocrita. Evitando ogni contropelo. LECCA, LECCA... "Totte pottane sono!". ¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤



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