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GIORNATA 1.044






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"Il y a fort à parier que toute idée publique, toute
convention reçue est une sottise, car elle a convenu
au plus grand nombre."
(Mr. "le détective" DUPIN? Poe? Chamfort? Flaubert?)
IMPOSSIBILE, essi non potevano SAPERE VERAMENTE, non
conoscendo la télé e "i SUOI" sub-medias, né il
politico e il suo troiame di puttane virtuose.
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QUI SOPRA: "Dis donc, combien de voix nous sont-elles
tombées dans l'escarcelle?" "Même pas UNE, pas UNE
seule!" " Bon-Bin-Ben. MAIS c'est beaucoup mieux
que RIEN, ça!!!"
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THE SOUND OF SILENCE, n'est qu'un PET méprisant.
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La relation apparemment amicale et visiblement solide qui lie
le CIOL et le BONDIN n'en est pas une. Il y a même de la
duplicité dans cette unité illusoire.... Le CIOL ne peut pas
voler, ses ailes sont métalliques et fictives, lui ne s'en
croit pas moins pour autant un volatile.
Par contre -ce qui revient au même...- le BONDIN qui ressemble
à une tête, n'est qu'un pied d'une patte et d'un corps
inexistant, et que pourtant il cherche désespérément.
Un cas exemplaire d'union dans la mutilation.
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La relazione d'apparenza amichevole ma tuttavia solida che
lega il CIOL(A) con il BONDIN(C) è poco vera. Vi è pure
una qualche doppiezza in questa unione d'illusi.
Il CIOL non puo' volare, ha le ali metalliche e fittizie ma
nondimeno il tipo si crede un volatile.
Per altro -stessa minestra- il BONDIN, il quale assomiglia
alla larga ad una faccia, non è che il piedone d'una zampa
e d'un corpo che non ci sono, che egli cerca tuttavia
con tristezza e pervicacia.
Un caso esemplare d'unità nella mutilazione...
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CRONACHE DI GIUSSANA.
Pomeriggio e sera con i pesci per aria.
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(4B) *** i mosconi verso l'orina ***
Non aveva recuperato dei pallini, solo una decina di cartucce,
con quelli giusti, ma erano, queste, d'un calibro 16.
«Lo sai che la mia vecchia schioppa è un calibro 12...»
noto' il dottore. Giulio lo sapeva, forse o quasi,
le aveva -comunque- prese, si potevano
disfare e rimettere il contenuto in una cartuccia
più piccola... Tre grosse spigole gli si erano fatte
contro rapidissime, basse sul viottolo, con
riflesso automatico aveva cercato di schivarle, per trovarsi
cosi' fuori strada. E patatrac!... Suo padre annuiva,
interrogativamente. E un poco perplesso. Giulio diceva.
Secondo le voci che gli erano venute all'orecchio al villaggio...
i pesci avevano ucciso, a Sacile, una vecchia di cui s'era
trovato il cadavere quasi scarnificato. E un ragazzino,
soffocato da un grosso polpo. I parenti avevano massacrato
il «folp» a bastonate, ma già era troppo tardi per il
piccolo. Per questo, Giulio si sentiva un po' impaurito.
E aveva perso la testa temendo un attacco.(...)
(*** SEGUE in completo in MAX CAPA 12:TESTI
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